Il Garante della Privacy è intervenuto su richiesta di una persona che, essendo stata interessata da un procedimento penale a suo carico, procedimento poi risolto positivamente, non era soddisfatta del trattamento ricevuto dai media in Rete. Mentre, infatti, la notizia dell’apertura del procedimento penale aveva avuto un determinato rilievo, in seguito all’archiviazione del fascicolo la testata online si era limitata ad una semplice postilla di aggiornamento sull’articolo originale: ad avviso dell’interessato (e del Garante, che ne ha accolto le doglianze) l’effetto era iniquo, perché l’aggiornamento, così concepito, non dava il giusto rilievo all’esito del procedimento, mettendo in cattiva luce l’interessato. L’aggiornamento, spiega il Garante, “deve essere effettivo e non limitato ad una postilla poco visibile”; la testata online, quindi, dovrà “rendere visibile, sia nel titolo che nelle preview, l’esistenza di sviluppi della vicenda: mediante, ad esempio, una nota accanto o sotto il titolo dell’articolo”, in modo che chi naviga in Rete abbia da subito la percezione esatta dei fatti e dei loro sviluppi.

avv. Andrea Martinis

 

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