Con decisione del 24 gennaio 2017 (ric. 25358/12) la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo interviene in tema di maternità surrogata (c.d. “utero in affitto”) e conferma la correttezza delle decisioni italiane che, in una triste quanto nota vicenda giudiziaria, avviarono la procedura di adozione di un bambino, di fatto togliendolo alle persone presso le quali viveva in seguito da una procedura di “maternità surrogata” eseguita in Russia.

In sintesi, poiché il bambino non era figlio biologico di nessuna delle due persone con le quali era entrato in Italia, a sua tutela andava avviata la procedura d’adozione prevista per legge.

Nella decisione viene ricordata la disciplina che vieta “la vente d’enfants” (la vendita dei bambini).

avv. Guendal Cecovini Amigoni